Benedetto by Amalia Galdi

autore:Amalia, Galdi [Galdi, Amalia]
La lingua: ita
Format: epub
Tags: Storia, Studi Religiosi, Universale Paperbacks il Mulino
ISBN: 9788815326799
editore: Societa editrice il Mulino Spa
pubblicato: 2016-09-14T22:00:00+00:00

Aureum patris Desiderii saeculum: così Pietro Diacono avrebbe definito il periodo dell’abate Desiderio che, all’interno di un’azione politica e religiosa non limitata al solo ambito abbaziale, coincise effettivamente con la fase di maggiore splendore della storia di Montecassino medievale. Un’epoca considerevole sotto diversi aspetti, da quello storico-politico a quello architettonico, artistico e culturale, con riflessi significativi anche per quanto riguarda la valorizzazione della figura di Benedetto e del suo culto, che raggiunse in questi frangenti il momento più alto.

La nomina ad abate di Desiderio, nel 1058, aveva fatto seguito al breve abbaziato di Federico, durato pochi mesi in seguito alla sua ascesa al soglio pontificio il 3 agosto 1057 con il nome di Stefano IX, ma anche ad un periodo di rafforzamento del controllo dell’Impero su Montecassino, particolarmente evidente con il bavarese Richerio (1038-1055), la cui elezione era stata appoggiata dall’imperatore Corrado II. Nel frattempo, come già sopra accennato, la nuova forza politica destinata a dominare l’Italia meridionale, i Normanni, stringeva un accordo con il Papato al quale aveva dato un sostanziale contributo lo stesso Desiderio, una circostanza che costituirà il preludio di una rinnovata autorità pontificia nel Mezzogiorno d’Italia. In questo complesso quadro politico-ecclesiastico, qui solo evocato, e nel difficile bilanciamento di forze tra Impero, Normanni e Papato, quest’ultimo impegnato nell’articolato processo di riforma religiosa e di organizzazione ecclesiastica, la politica di equilibrio perseguita da Desiderio avrebbe condotto Montecassino ad interpretare un ruolo centrale nelle vicende italiane, quale mai si era realizzato fino ad allora e di fatto irripetibile.

L’abate, nel contempo, si rese protagonista di un’intensa attività di promozione culturale e artistica, portando l’abbazia al vertice del suo splendore. Lo scriptorium raggiunse un livello mai conosciuto prima, sia sul piano quantitativo che qualitativo, e lo stesso Leone Ostiense, il più volte ricordato cronista dell’abbazia, registrò dopo qualche anno il ruolo di Desiderio nella promozione dell’arte libraria – tanto che fu necessario costruire una nuova biblioteca – che si tradusse nella redazione di quasi 70 codici destinati in buona parte alla trasmissione delle opere degli autori classici: un segno ulteriore dello stretto legame instauratosi in quegli anni tra Montecassino, Roma e la sede papale. Tra le opere riconducibili all’età desideriana, uno spazio non secondario fu occupato da quelle destinate alla celebrazione della santità di Benedetto, che furono realizzate a Montecassino ma anche fuori di essa dagli intellettuali che, grazie anche al potere attrattivo esercitato dall’abate, intessevano relazioni proficue e sistematiche con il cenobio.

Riguardo alle opere agiografiche abbaziali si debbono segnalare innanzitutto i Dialogi de miraculis sancti Benedicti dello stesso Desiderio, composti tra il 1076 e il 1079 e pervenutici incompleti rispetto ai quattro libri previsti dal suo autore. In ciascuno dei tre libri di cui si compone il testo è esposta una giornata di conversazione tra l’abate e il levita Teofilo, nel quale è da identificare il monaco e retore Alberico, sicché il motivo agiografico è strutturato in forma dialogica, un genere che sembrava quasi scomparso dopo i Dialogi gregoriani. In ognuna delle giornate Desiderio narra alcuni miracoli avvenuti dentro

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